La calce è uno dei leganti più antichi e più utilizzati nella storia dell'umanità.
L'esistenza di calci 'particolari', ottenute dalla cottura di calcari marnosi, note come calci 'forti', calci 'morette', calci 'selvatiche' ecc. è ben documentata nei principali trattati di architettura.
Ma è solo nel Settecento che fu capito che il meccanismo di reazione della calce idraulica era legato alla presenza di impurità argillose.
Nel 1793, J. Smeaton scoprì che la cottura del calcare contenente impurezze di argille produceva un tipo di calce (la calce idraulica appunto) con caratteristiche analoghe a quelle della miscela calce aerea e pozzolana.
L'aggettivo 'idraulico' riferito ad un legante si deve all'ingegnere Louis Vicat (1786–1861), che per primo stabilì in maniera precisa le proporzioni tra calcare e argille necessaria a produrre materiali in grado di fare presa e indurire anche in assenza di aria, ovvero in presenza di acqua.
Con calci idrauliche naturali si intendono prodotti derivati dalla calcinazione di calcari marnosi o marne calcaree (miscele naturali che presentano un certo tenore, dal 6 al 22%, di argille o altri alluminosilicati idrati) sottoposti a cottura a temperature generalmente comprese tra 950 e 1100°C.
In tali condizioni si forma ossido di calcio (CaO) che successivamente si combina in parte con la silice e l’allumina dell’argilla formando silicati e alluminati di calcio idraulici, composti cioè che reagendo chimicamente con l’acqua formano idrati stabili ed insolubili che permettono al materiale di indurire e rimanere stabile anche sott’acqua (azione idraulica).
La Calce Idraulica Naturale secondo la Normativa UNI EN 459-1:2015
Negli ultimi anni, i significati dei termini utilizzati per designare i leganti idraulici hanno subito importanti variazioni.
Ciò ha determinato notevole confusione e disorientamento da parte degli utilizzatori della calce.
Attualmente, in base alla norma UNI EN 459-1:2015, i prodotti ottenuti con la cottura di marne naturali oppure di mescolanze omogenee di pietre calcaree e di materie argillose sono indicati come Calci Idrauliche Naturali.
Le calci idrauliche naturali vengono contraddistinte con la sigla NHL (Natural Hydraulic Limes) in quanto non sono modificate e idraulicizzate con aggiunta di
materiali pozzolanici o idraulici.
All'interno delle calci idrauliche naturali, la normativa prevede una distinzione basata sulla resistenza meccanica a 28 giorni.
Tale distinzione si traduce nella definizione di tre classi: NHL 2.0 - NHL 3.5 - NHL 5.0